La vita è azione; ma solo la dignità è la chiave della vita, e l'onestà la prima qualità dell'uomo politico. (De Sanctis) |
Mala tempora currunt sed peiora parantur (Cicerone) |
Kars A.D. 23/08/2024 Durante la pseudo "pandemia" tutti concentrati alla salvezza del proprio fisico. Oggi, pubblicità insistente di pseudo organizzazioni che si interessano di bambini malnutriti o con gravi problemi nel corpo. Chiedono contributi mensili e financo lasciti testamentari. Penso che la cura spetti al nostro servizio sanitario già foraggiato con le nostre tasse e aiutare chi soffre di malnutrizione con i soldi per l'acquisto e fornitura di armi, soldi sempre foraggiati con le nostre tasse. Infinite tasse. |
Kars A.D. 03/08/2024 OLIMPIADI: L’OMBRA LUNGA DI SOROS Nulla di ciò che sta accadendo a Parigi è casuale. Non ci sono “gaffes” da parte dell’organizzazione, non ci sono “distrazioni procedurali”, come non ci sono stati “errori di comunicazione” nella cerimonia di apertura. Era tutto assolutamente previsto e calcolato, fino all’ultima virgola, comprese le polemiche. Anzi, soprattutto le polemiche. Lo scopo era proprio quello di “rompere”, di provocare, di spingere i confini del comune sentire ben oltre i limiti attuali, proprio nel nome di quella “società aperta” che da molti anni ormai è diventato il mantra di George Soros e dell’elite globalista capeggiata da Klaus Schwab. Secondo questa filosofia, nessuna ideologia può ergersi ad arbitro della verità, mentre i diritti individuali vengono messi al più alto livello nella scala dei valori, a discapito di tutti gli altri, e della tradizione stessa. La teoria “gender”, con tutto quello che ne consegue, è la figlia primogenita di questa filosofia, che mentre si ammanta di senso di giustizia universale, nel pretendere di difendere i diritti individuali, mira a scardinare le fondamenta stesse della società. Ecco quindi, nella cerimonia d’apertura, la dissacrazione dell’Ultima Cena con la volgarità, insistita e sottolineata, di una banda raccogliticcia di transessuali e travestiti senz’arte nè parte. Ma che qualcuno ha certamente selezionato con grande cura e agghindato con attenzione, prima di mandarli in mondovisione. Ed ecco che, nel corso delle competizioni, una “pugile algerina” dai forti tratti maschili viene impunemente autorizzata a battersi con una pugile italiana (chiaramente donna), nel nome di presunti “requisiti olimpici”, tutt’altro che trasparenti, che sarebbero stati rispettati. Poi però, se si chiede di vedere i dati scientifici che garantirebbero lo status “femminile” del(la) pugile in questione, ci si scontra con il “diritto alla privacy” dell’atleta stesso. E così crolla un altro pilastro della nostra società, quello che voleva gli sport maschili e femminili rigorosamente separati uno dall’altro. Ricordiamolo: è nella filosofia della “open society” quella di demolire sistematicamente i pilastri della nostra cultura condivisa e comunemente accettata. E questi episodi alle Olimpiadi ci stanno riuscendo in pieno. Vi prego, non commettete l’errore di pensare che si tratti solo di “strafalcioni procedurali”, di “distrazioni organizzative” o di “incompetenza professionale”. E’ tutto calcolato al millesimo, e il gioco gli sta riuscendo in pieno, proprio grazie alla stupidità dei giornalisti nostrani, che si fermano a discutere sui cromosomi degli atleti, e non si sforzano di capire invece il mostro che si agita nell’ombra. Massimo Mazzucco |
Kars A.D. 01/05/2024 Oggi 1° Maggio Festa dei "Lavoratori". Sindacati in fermento per il tradizionale concertone. Mi chiedo com'è possibile che si dimentica quanto abbiamo dovuto subire in questi ultimi anni. Sindacati in silenzio sulle norme vessatorie, falsi vaccini, green pass, sospensione dal lavoro senza retribuzione, eccetera eccetera. Lavoratori licenziati perché la produzione viene trasferita all'estero. Lavori e paghe da schiavi. Lavoro senza diritti quando c'è. Multe ai non vaccinati con proroga del pagamento a Dicembre 2024, non ci sono fondi per eliminare questo sorpruso. I soldi si trovano per armi e foraggiamento guerre. Sanità allo sfacelo con la trasformazione in aziende e visite interinali. Costituzione Italiana ormai carta straccia. Sudditi della Comunità europea e degli Angloamericani. Prossima sostituzione etnica programmata. Mi fermo qui e mi domandando cosa c'è da festeggiare se non l'ipocrisia? |
Kars A.D. 24/03/2024
Aerolinee Siciliane: Appello al Presidente della
Regione Siciliana per mantenere la base in
Sicilia.
Appello pressante al presidente della Regione
per impedire
il trasferimento della compagnia aerea dei
siciliani in una base di armamento non
siciliana.
“Aerolinee Siciliane vuole operare in Sicilia.
Nell’attuale situazione, siamo al paradosso che
la compagnia aerea composta da piccoli azionisti
siciliani debba emigrare e portare benefici
economici a una regione diversa dalla nostra.
Troviamo che questa ipotesi sia assurda.”
Aerolinee ha anche dato alcuni numeri per capire
l’importanza di avere una base di armamento in
Sicilia. Una compagnia aerea fattura per ogni
aereo in operatività circa trenta milioni
l’anno, con una occupazione, sin dalla fase di
startup di circa cento persone. In termini di
tasse, almeno 7,5 milioni vanno ai vari soggetti
coinvolti e allo Stato. Per esempio,
basterebbero due aerei e una base di
manutenzione all’aeroporto di Comiso per
risolvere l’endemica crisi di fatturato e
attività di quell’aeroporto che, al contrario,
nonostante un’iniezione di quattro milioni di
euro pubblici, ancora una volta è sul limite
della ricapitalizzazione.
Luigi Crispino, ha quindi voluto dare l’allarme
in una lettera al Presidente della regione Nello
Musumeci che spiega anche il problema creato dal
rifiuto di SAC di concedere locali tecnici
disponibili e inutilizzati. “Il nostro problema
– spiega Crispino- sta nell’opposizione
insistita e immotivata, dimostrata da lettere,
opposizioni al TAR e dichiarazioni pubbliche
sottoscritte dell’amministratore delegato di
SAC, per impedire che la compagnia possa avere
un locale tecnico all’interno dell’aeroporto di
Fontanarossa.” Si tratta di aree necessarie per
lo stoccaggio di parti di ricambio per
l’assistenza ordinaria agli aerei come olio,
guarnizioni, ruote, strumenti e attrezzi, oltre
gli strumenti per il controllo del bilanciamento
dell’aereo prima del decollo. “Senza quel
materiale sulla pista gli aerei non possono
atterrare e partire. In gioco ci sarebbe la
sicurezza di passeggeri e personale che nella
nostra compagnia sono al primo posto delle
priorità.” Aerolinee Siciliane ritiene che le
argomentazioni addotte dalla SAC sono senza
fondamento. L’idea di non garantire questi spazi
perché Aerolinee Siciliane non ha ancora
conseguito la certificazione come Operatore
Aereo sarebbe un paradosso delle norme di
certificazione. Qualsiasi ente in attesa di
certificazione deve infatti avere tutti i
requisiti delle società certificate, oppure non
può avere la certificazione. “Chi impedisce il
conseguimento delle caratteristiche minime
necessarie alla certificazione ne impedisce la
nascita a tutti gli effetti e ne diventa
responsabile.”
Il presidente di Aerolinee spiega che non vuole
creare danni a nessuno “ma certo i danni non
possono essere caricati sulle spalle degli
azionisti e dei siciliani che amano la loro
terra.”
Aerolinee Siciliane chiede quindi l’intervento
di Nello Musumeci: “Riteniamo che la nascita di
un’impresa che fatturerà milioni e impiegherà da
subito almeno cento persone sia un grande
interesse per la Sicilia e i siciliani. Ci
aspettiamo pertanto che l’azionista Regione
Siciliana che siede nel CdA di SAC protegga il
diritto di tutte le imprese a competere e valuti
il pericolo che investimenti siciliani finiscano
altrove solo per la pervicace volontà di torcere
le norme in modo da costruire poteri che nel
settore aereo non sono in capo ai gestori
aeroportuali, come la valutazione della capacità
di un’impresa a far volare i propri aerei.”
Aerolinee Siciliane SpA ha intanto chiesto a
Enac, Autorità dell’Aviazione Civile,
all’autorità Antitrust nazionale e a quella dei
Trasporti di avviare un’indagine sull’operato di
SAC SpA. “Il danno che riteniamo ci sia stato
fatto è valutabile in milioni di euro di
introiti che non potremo realizzare.
L’opposizione di SAC a concedere spazi
disponibili e inutilizzati, che andrebbero
concessi su richiesta degli interessati, secondo
le previsioni della stessa SAC, ci ha fatto
perdere già due mesi. A gennaio sarà bandita la
gara per il collegamento delle piccole isole,
attualmente gestita dall’operatore danese DAT.
Di questo passo, noi non potremo partecipare.
Non capiamo l’esterofilia di certi manager
siciliani. Potremmo trattenere in Sicilia
importanti capitali utili per fare nuovi
investimenti. Invece, ci sono dirigenti che
preferiscono buttare i soldi siciliani per
ingrassare le tasche di pochi, spesso stranieri.
Francamente, sono atteggiamenti inaccettabili e
incomprensibili.”
Il Presidente della Regione e le forze politiche
siciliane sono chiamati a rispondere a questo
appello dei siciliani.
Aerolinee Siciliane – People for People
AS/GP/011
n. iscrizione all' ordine dei giornalisti 168344
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Kars A.D. 10/01/2024 Silver Nervuti: La classe inutile https://www.youtube.com/watch?v=_gA1LRGhRIs&t=339s |