Riflessioni:                                                                                                                              

RIFLESSIONI ANNO 2019


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Cassariata del 09/08/2019:
Pensare che a Cassaro, in Consiglio Comunale, abbiamo ben tre esponenti leghisti mi si accappona la pelle. Ancor più grave che sono residenti in altro comune e da "occupanti" vorrebbero far credere di avere a cuore il futuro di Cassaro. Certo non è di loro la colpa di sedere negli scranni della minoranza in Consiglio Comunale, il perchè è storia ormai vecchia, anche se prima non avevano manifestato le ideologie leghiste. Ideologie che hanno considerato il Sud una palla al piede per l'italica economia e cosa strana il siculo, votando Lega, ha messo da parte l'orgoglio e la sua identità, facendosi abbindolare da chissà quali prospettive di benessere. Per rinfrescare la ormai assopita memoria, il Sud dall'unità d'Italia è stata nei fatti il bancomat del settentrione italico. Evito commenti su un pseudo movimento del tutto "NO", attecchito pure a Cassaro nell'illusione di chissà quali benefici. Ricordo i bei tempi della vera politica a Cassaro, esempio classico di Don Camillo e Peppone. Da un lato i simpatizzanti della Democrazia Cristiana, dall'altro i simpatizzanti del P.C.I., con una sparuta rappresentanza del P.S.I. e del M.S.I.. Nemici agguerriti durante le campagne elettorali, ma amici veri nella vita quotidiana. Una sezione grande della D.C. con annessa televisione in bianco e nero, centro di raccolta di qualsiasi colore politico per godersi insieme le più in voga trasmissioni televisive. Una sede del P.C.I, prima difronte al Bar di Franchitto e poi difronte a Piazza Matrice. Ottimi centri di aggregazione e discussioni sulle esigenze di Cassaro e sulla politica in generale. Il confronto e la discussione alla base del rapporto sociale. Oggi no! E' cambiato il concetto di ideologia, giusta o sbagliata, che era la base del nostro vivere quotidiano. Oggi, inermi, assistiamo ad un imbarbarimento dei rapporti sociali. Odio permanente è il fulcro del nuovo vivere, specchio di una classe politica nazionale che sempre di più spinge all'intolleranza superando persino i dettami del Vangelo a cui molti sembra, con ipocrisia, aggrapparsi. Voglio essere sempre ottimista e sperare ad un generale ravvedimento, per ritornare ai principi fondamentali della solidarietà e dell'amicizia.
Cassariata del 03/08/2019:
A cosa stai pensando? Oggi pensavo che, in base alle notizie della stampa locale, dovevano iniziare i lavori della ristrutturazione e messa in sicurezza del nostro amato ponte sull'Anapo, ahimé sequestrato. Non ho letto nessuna notizia in merito. D'altronde è consuetudine che dopo una fase iniziale di strombazzamento, la gente italica e soprattutto sicula si abitua alle novità e si adegua. Siamo in agosto, il mare, il caldo e la voglia di ferie hanno priorità su tutti i disagi. In autunno forse ce ne ricorderemo. La strada "a scorrimento veloce" Cassaro - Cozzo Bianco - Buscemi che si innesta sull'incompletata Maremonti ci agevola molto facendoci godere del panorama Ibleo con un percorso allungato di circa 20 km. Ad ogni modo penso che non abbiamo appreso nulla della tecnologia degli antichi nostri dominatori Romani che in quanto alla costruzione di ponti erano maestri, tanto che ancora ce li godiamo integri. Data la nostra incapacità costruttiva sarebbe forse meglio ritornare alla passerella sull'Anapo esistente prima degli anni '60 e che permetteva agevolmente il collegamento della strada Stazione Cassaro - Ferla con Giambra. Un po di attenzione solo in caso di eccessive piogge. Anche il collegamento con contrada Mascà, sul torrente Ferla, era operativo e funzionante fino a qualche anno fa, prima di iniziare i lavori di un altro pseudo ponte che sembra ultimato ma ancora non collaudato. Insomma con i ponti non siamo fortunati, vedi Genova, con le passerelle ci sappiamo fare.
Cassariata del 08/07/2019:
Strana la solerzia della Procura di Siracusa nel chiudere al traffico auto e pedonale il ponte sul fiume Anapo che collega Cassaro-Ferla con Giambra. Perchè è strano? La Procura non si muove motu proprio, tant'è che nessun atto preventivo è stato disposto sul caso ponte di Genova, poi crollato. Quindi si deduce che qualche buon tempone di Cassaro o di Ferla, sostituendosi alle perizie degli organi competenti, tra i quali il Genio Civile, si sia premurato a creare nuovi disagi alle poche anime di Cassaro e di Ferla, inviando qualche lettera anonima alla Procura. Bel gesto che penso non sia stato supportato da interessi di salute pubblica, bensì da godimento nel creare disagi. Che il ponte, vetusto di circa sessant'anni, abbia bisogno di interventi manutentivi è chiaro anche per i non addetti ai lavori, tanto che, dopo il fattaccio di Genova, erano stati già previsti. Ma che, dall'oggi al domani, si proceda ad un sequestro preventivo, considerando il traffico che attraversa il ponte, io non lo accetto. Era più opportuno un sollecito da parte della Procura agli organi competenti per iniziare i lavori di manutenzione necessari alla messa in sicurezza. Ma si sà è meglio creare disagi che risolvere i problemi. Mi rattrista pensare ai nostri giovani studenti che frequentano la scuola a Floridia o a Siracusa, così pure ai pendolari che per lavoro sono costretti a vie alternative più lunghe. Ringrazio di essere andato in tempo in pensione, perchè anch'io facevo parte della schiera dei pendolari. Mi auguro che il buonsenso abbia il sopravvento e che tutto si risolva nel più breve tempo possibile, anche se ci credo poco. Auguri.
Cassariata del 02/07/2019:
Sulla La Sicilia di oggi l'articolo di P.M. dal titolo "Ferla Rischio chiusura scuole dell'infanzia fronte compatto dei sindaci". Questa volta è il Sindaco di Ferla che informa il giornalista sul risultato del convegno - dibattito tenutosi a Cassaro il 27 giugno c.a. e organizzato dal sindacato CISL. Meglio non commentare, ho già detto abbastanza. Parole, parole e sempre parole...
Cassariata del 29/06/2019:
Sulla La Sicilia di oggi l'articolo di P.M. dal titolo "Cassaro, le scuole dell'infanzia a rischio chiusura <Non lo permetteremo, posti di lavoro in bilico>". Leggendo l'articolo che sintetizza il convegno passerella della CISL del 27 u.s. si conferma la scoperta dell'acqua calda. Nessuna novità, nessun merito, nessuna soluzione. Quello che è stato deciso và avanti. Cosa potevamo pretendere? Ancora una volta la montagna ha partorito il topolino.
Autorità insignificanti e inconcludenti non hanno saputo dare risposte certe. Che si poteva pretendere da un convegno organizzato a fine giugno, cioè due mesi prima dell'inizio del nuovo anno scolastico? Parole senza senso, il vuoto assoluto. Il sindacato ormai lontano anni luce dai problemi reali sociali. Cosa ne sanno del combattere giornalmente per la sopravvivenza in un piccolo comune, disagiato, della famosa Valle degli Iblei? La cruda realtà la conosce solo chi ci abita. I piccoli comuni debbono necessariamente superare, a livello di diritto scuola dell'obbligo, i lacciuoli di normative basate sul risparmio incondizionato operato dai vari governi e con il consenso di sindacati complici di scelte antisociali. Anche con un solo alunno si deve garantire nel proprio comune l'istruzione. La civiltà è anche questa scelta. Non puoi obbligare di studiare sino ai 16 anni se poi non mi garantisci l'istruzione nel mio paese. Non si possono sballottolare bambini inermi in altri comuni per risparmio dei costi d'istruzione. L'istruzione è fondamentale in un paese che si reputa civile e democratico, almeno fino a quando, per legge, è obbligatoria.
Cassariata del 20/06/2019:
Ho letto per caso, sul sito Fb del Comune di Cassaro, la locandina della CISL che annuncia un dibattito dal titolo "Valle degli iblei... una piccola grande scuola". Nella locandina sono raffigurati dei bimbi gioiosi. Uno, solitario, con il cartello "Cassaro", due bambini con "Buscemi" e "Buccheri", due che si tengono per mano con "Palazzolo Acreide" e Canicattini Bagni", infine, l'ultimo con due cartelli "Ferla" e "Sortino". Il dibattito sarà ospitato a Cassaro nel prestigioso palazzo Carfì, giorno 27 c.m. alle ore 16:30. Impressionante i nomi dei partecipanti. Invitati i Sindaci dei Comuni interessati, saranno presenti tutte le alte cariche della CISL a livello regionale e provinciale (Siracusa-Ragusa), l'Assessore Regionale all'istruzione e infine il Dirigente (ex Provveditore) dell'USP (ex Provveditorato agli studi)di Siracusa. Iniziativa senz'altro lodevole se non fosse stata indetta alla fine di Giugno. Tutto, ormai, è stato deciso per il prossimo a.s. 2019/20 ed è inutile la passerella al  capezzale di una scuola montana in coma profondo. L'assenza delle altre sigle sindacali della scuola lo dimostra. Nessuno punta alla scuola dei nostri paesini montani. Forse si prevedono nuove soppressioni di plessi o nuovi dimensionamenti? La realtà della scuola di Cassaro è sotto gli occhi di tutti. Entro qualche anno sarà soppressa. Già si è iniziato con la scuola dell'infanzia e presto sarà fatto per la scuola primaria e la secondaria di primo grado. Alcuni genitori, da qualche tempo, hanno anticipato i tempi, iscrivendo i propri figli nella sede di Ferla. Stessa cosa a Buscemi che alcuni preferiscono Palazzolo Acreide. L'autonomia del comprensivo "Valle dell'Anapo" è a rischio. Ad oggi non si è proceduto all'aggregaazione di Ferla e Cassaro con Sortino e di Buscemi e Buccheri con Palazzolo Acreide in quanto   è prevalso il buon senso, tenuto conto del disagio dei centri montani. Le realtà di Canicattini, Palazzolo e Sortino sono completamente diversi dei nostri piccoli centri. Canicattini gode di un liceo scientifico, ambito da Palazzolo che ha tutti gli indirizzi superiori tranne il Liceo Scientifico. Sortino ha le scuole già dimensionate e assestate. Quindi a che pro parlare della scuola nella "Valle degli Iblei"? La realtà non si basa su discorsi demagogici. La realtà è vita quotidiana, è lavoro che manca, è spopolamento delle forze giovanili costretti ad emigrare, è un futuro di cittadini anziani sempre più anziani. Non era necessario, a mio parere, che tutte queste menti eccelse affrontassero, oggi, il problema scuola negli iblei. Sono stati spese fiumi di inutili parole per il rilancio del comprensorio ibleo. Sono stati spesi fiumi di denaro dei contribuenti per la rivalutazione degli iblei. Risultati: IL NULLA. Anche questo mega dibattito Cislino produrrà un fiume di parole e nessun vantaggio sociale. L'unica soddisfazione dei partecipanti è di aver respirato, alla fine, un pò di sano ossigeno montano. Per i locali cittadini, la soddisfazione di conoscere questi personaggi in passerella e alla fine ritrovarsi con un pugno di mosche. Auguri, buon dibattito. La mia esperienza di vita e lavorativa aberra dal partecipare.
Cassariata del 26/05/2019:
DIRITTI e DOVERI del cittadino italiano.
Tra questi ci sono i DIRITTI SOCIALI che dovrebbero essere i diritti per i quali ad ogni cittadino devono essere garantiti condizioni di vita dignitose.
A Cassaro, con la realizzazione del campetto di calcetto a ridosso della mia abitazione, non si garantiscono le condizioni di una mia vita dignitosa.
Chi ha partorito questa "area di protezione civile", non ha minimamente considerato la presenza di civili abitazioni confinanti e, soprattutto, con la successiva realizzazione del campetto in questione, non ha valutato (oppure lo ha ritenuto marginale) il fastidio e la mancanza di serenità nel quotidiano dei cittadini che ivi risiedono.
Ancor più grave la dotazione del campetto con l'impianto di illuminazione notturna a carico dei contribuenti.
Le mie reiterate rimostranze sono state ad oggi sempre disattese, periodicamente torno a scrivere su questo increscioso argomento, perchè non ritengo giusto il perdurare dell'indifferenza degli organi istituzionali.
Non intendo minimamente proibire ai giovani la quotidiana parentesi ludica che si protrae anche nelle ore notturne, facendo uso della gratuita e fastidiosa illuminazione.
Ritengo doveroso e opportuno che il campetto sia spostato in altra posizione  distante dalla mia abitazione.
Lo spostamento, se vi è la volontà, è facilmente realizzabile data l'estensione dell'area.
Ho da sempre considerato un obbrobio la scelta dell'attuale area di protezione civile, dato che era più logico realizzarla dopo la strada accanto al locale campo sportivo e che unisce la via Roma con la provinciale Cassaro-Buscemi.
Tale scelta non avrebbe creato nocumento alle civili abitazioni e, in caso di calamità naturale, sarebbe stata più sicura in quanto non soggetta ad eventuali crolli delle abitazioni esistenti sui tre lati dell'area.
Mi ritengo di ottemperare ai DOVERI di cittadino, onorando puntualmente tasse e balzelli, inclusa la non indifferente ritenuta dell'addizionale comunale Irpef, operata mensilmente sulla mia pensione e sulla retribuzione del coniuge.
Doveroso è, quindi, chiedere il rispetto della mia tranquillità, oltretutto la mia abitazione risale al 1983 e quindi antecedente al campetto.
Ritengo un abuso, anche se minimo, il contribuire da cittadino al consumo di energia elettrica per uso meramente ludico, espletabile nelle ore diurne con la ancora gratuita luce solare.
Sono consapevole che non ci saranno riscontri positivi alla risoluzione dell'increscioso problema e, con caparbietà, continuerò nell'esposizione periodica del grave e sottovalutato disagio al limite della sopportazione umana, in quanto a mio avviso lesione di un DIRITTO.
               
Cassariata del 18/05/2019:Finite le celebrazioni pasquali che hanno impegnato i miei concittadini in un tour de force al fine di rendere gli eventi programmati i più graditi possibili ai tanti turisti attratti dalla "Pasqua più antica della Sicilia", nonchè dalla "simana u niuru". Grande il successo. Impegno lodevole dei figuranti che si sono sbizzarriti nelle varie rievocazioni "storiche e tradizionali". Grande spettacolo pirotecnico che ha, di volta in volta, sottolineato l'evento di turno. Finita la festa ecco spuntare dalle ceneri di una goliardia teatrale, di anno in anno sempre più articolata, la triste realtà. Una realtà amara per il paese Cassaro, di appena 800 abitanti. Argomento reale: SCUOLA. I politici di questi ultimi anni sono riusciti ad inculcare alle nuove generazioni che studiare bene non serve a nulla, anzi si perde solo tempo. L'impegno scolastico è un palliativo per un futuro incerto. Internet appaga la conoscenza e con un semplice diploma si può diventare Ministro di spicco della nostra repubblica, sempre meno democratica. Cassaro si avvia al triste destino di non avere la scuola dell'obbligo (Scuola dell'Infanzia, Scuola primaria, Scuola secondaria di primo grado). Già scelte scellerate hanno portato alla chiusura dell'edificio della Scuola Media, privando gli alunni di spazi e laboratori essenziali per una corretta formazione. Dall'anno scolastico 2019-2020, a Cassaro si sopprime di fatto la Sezione di Scuola dell'Infanzia, si autorizza una pluriclasse dalla 1^ alla 5^ per la Scuola Primaria e una pluriclasse dalla 1^ alla 3^ per la Scuola secondaria di primo grado. L'ottica del risparmio a tutti i costi ha prevalso sul buonsenso. Stiamo ritornando alle Scuole Rurali del recente passato, con una enorme differenza: prima si cercava di portare l'istruzione nelle zone rurali (volano dell'economia), oggi, si cerca di privare o limitare il diritto allo studio dei bambini dei piccoli centri disagiati. Grave è l'insensibilità dei Cassaresi al problema della chiusura di anno in anno della locale scuola. D'altra parte ci prepariamo mentalmente alla prossima applicazione del progetto di accorpamento dei Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti. Io penso: ben venga. Almeno ci possiamo vantare di essere una frazione di qualche Comune viciniore, privati dall'incombenza di erogare servizi essenziali ritenuti non più tali. Il grande periodo dell'oblio storico - culturale si avvicina sempre più velocemente. Le attuali trasmissioni televisive lo confermano. Mi ritengo fortunato di aver vissuto in un'epoca nella quale i sogni e i progetti per il futuro erano il nostro motore di vita. Ai posteri l'ardua sentenza.
Cassariata del 12 aprile 2019:
Cassaro, da me definita Perla degli Iblei, si avvia ad esalare l'ultimo respiro. Giungono notizie non accettabili da chi ama questo paese dagli anni '70. Capisco la natura goliardica e festaiola dei suoi abitanti e miei concittadini, d'altronde un po di svago fa sempre bene, ma non è possibile che venga accettato passivamente la futura chiusura della scuola. Già dal prossimo anno scolastico si prevede la soppressione della materna e la costituzione di una sola pluriclasse per le elementari e una per le medie. Questo non è altro che il preludio della chiusura delle scuole a Cassaro. A mio avviso questo è inaccettabile da una comunità sempre di più disagiata. Stiamo per diventare una frazione di qualche vicioniore comune. Stiamo per perdere la nostra identità di cittadini Cassaresi. È necessaria un'energica protesta. Non si può restare insensibili a questa violenza subdola e strisciante. Ho lavorato per 30 anni come Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi nella scuola ed è mia convinzione che la scuola è trampolino per un vivere civile. Chiudere le scuole porta all'arretratezza culturale e all'abbrutimento sociale. Ci stanno provando, sta a noi difenderci.
CASSARIATE del 02/02/2019:
Questa mattina riflettevo sul futuro del paese Cassaro. Triste pensare al futuro che ci aspetta. Un declino irreversibile, un numero di cittadini che di anno in anno si assottiglia sempre di più. Anziani e solo anziani come me. Giovani in fuga e in cerca di lavoro. Sempre più disaffezione per il proprio paese. Nessun sportello bancario, un ufficio postale che ancora resiste per chissà quanto tempo, Edificio Scuola Media chiuso, Scuola Elementare che sarà soppressa forse dall'anno scolastico 2020-21, Palazzo Miceli non fruibile per cattivo stato dell'edificio, Palazzo ex convento non fruibile, Palazzo Carfi in lento deterioramento, collegamenti con i paesi vicini pessimi. A questo punto penso che sia opportuno accorpare i due comuni Cassaro e Ferla in uno solo. La nostra disaffezione al territorio porterà Cassaro a diventare frazione di Ferla. Scolasticamente già ci siamo. Meditate cari compaesani...
Il 21 ottobre 1860 anche gli elettori di Cassaro votano il quesito " Il popolo siciliano vuole l'Italia una ed indivisibile con Vittorio Emanuele Re costituzionale, ed i suoi legittimi discendenti?". Elettori aventi diritto n. 412, voti validi "SI" n. 412. Oggi, penso che quegli elettori si rivoltano nella tomba per il nefasto voto espresso. Povera Sicilia in quali mani è caduta... (25/01/2019)

17/01/2019
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